martedì 1 novembre 2011

Essere Spoleto



In memoria di zio Vittorio Scaramucci


Essere Spoleto
di Manlio Visintini - 1995




Quel variopinto viavai
in via Duomo,
sotto brillanti stelle
che danzano lassù,
ancor più vaghe
e imprendibili lucciole
che parlan d'amore
agli Angeli polìcromi...
Profumi di vecchi muri
e lucide scalette vuote
che attendono ansiose
forse,
il sedersi di un bel nuovo pensiero
che porti fiori al cuore.
...E fascinose donne
dagli occhi neri
come il fondale del Clitunno
quando piove
ridon tra loro maliziose,
e le rondini s'abbracciano
cantando salmi al Signore!
E il Tessino mormora
quieto
assieme a gagliardi grilli
e cicale in sottoveste,
e caminetti ardon
come lontane galassie...
E quel riccioluto Bizzarri
detto Sergio,
assieme allegri dal Panciolle
a mangiar le sfrappe
guardando il paesaggio umbro
che ci sorrideva,
e ancora mille storie piccanti
dall'aroma di ginepro
a via dei Gesuiti,
...e così felice
me ne vo,
nella gravida Spoleto
dell'anima mia.


* * *

(a zio Vittorio Scaramucci,  Spoleto-Trieste)

* * *


"La Rocca, by night"  -  Spoleto

Al poeta triestin Sergio Penco



Un do versi in dialeto



'Ntel giorno dei Defonti se celebra el Poeta



"Interpretazion del Martirio de San Giusto"

* * *


Quel 'ndar improviso
di Manlio Visintini - 2009



In do ciacole,
no se riva dir
...un do robe
de chi
no conossevo,
mi so però
che 'desso, Sergio,
el xe sùso,
indove la luse guanta
forsi più del tempo,
indove anche l'eterno
se volemo,
xe quel fufignèz che sa de rose
che val un stagnaco de bori,
che ga le striche colorade
meo de quele
de l'arcobalen.
E qua semo
per averlo 'ncora drento,
'sto omo vero
...che la Poesia domacia
ne ga regalado in scarsela,
e che resterà indelebile
nel rosso inchiostro
del nostro cuor...
Quel inchiostro sbisighin
fatto de alabarda,
rosa dei venti e Carso,
squasi fio mataràn
de la stessa mama,
quela Trieste sempre incinta
de storie vere,
de Teràn... imbriago de amor,
insempià de ricordi,
...de nove speranze,
e de zelesti fiori.
 





Ω

(Omaggio a Sergio Penco)

lunedì 31 ottobre 2011

Alla madre umbra

In memoria di Ester Cerasari


Norcia  -  Valnerina


Alla madre umbra
di Manlio Visintini (2007)



Lo scroscio delle fontane
di quella Norcia illuminata
da fiochi lampioni,
all'angolo solitario
della nostra casa,
dove le cicale cantavano
un crepuscolo violetto
oltre i colli
verso Cascia e Serravalle...
Odore di forno,
fieno bagnato
ed erba tagliata,
fetta di pane
immersa nel vino nero,
nitriti di stalloni
e suoni della banda,
tutto appariva azzurro
Ester,
anche la mia mano nella tua
e... mi guardavi,
tanto da veder vicino
l'infinito...
I baci che ancora
ti do sul viso,
te li porteranno gli Angeli
assieme
a Celeste rosa.


* * *


(In memoria di mia madre Ester Cerasari  -  Norcia)



Per te, Ester

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domenica 30 ottobre 2011

Fiori di Marte



Poesia e Meditazione!



* * *

Fiori di Marte
di Manlio Visintini - 2006

Profumo di prati luminosi,
...così lontani orizzonti violetti
accolgono vapori porpora
come incenso sparso
sul balcone incastonato
verso l'infinito.
Non c'è posto
per i contaminatori nucleari.
per quei pezzenti umanoidi
responsabili
di guerre di religione
dove usano la Croce
come spada,
e il loro Dio
come maestro d'ascia...
Soltanto l'amore interiore
danza in quei mondi,
bianco cigno
giunge improvviso,
spargendo attorno
semi nuovi
da cui nascono al plenilunio
tanti agnellini
fatti d'incenso,
...e luce.




* * *


(ad Ariel Kaplan, Maestro di Meditazione ebraica)

sabato 29 ottobre 2011

Pianeta Napoli

Versi su di una Napoli intimista


...Dove l'arcano si fonde nel reale



* * *


PIANETA NAPOLI
di Manlio Visintini


Palme, nubi e cammelli...
Ma anche azzurre rondini
dagl'occhi verdi
che tengono nel becco
fili d'argento
di nuova Cometa.
Vaghe arpe sull Vesuvio,
note d'organo
escono dalle corolle,
il Roveto ardente
divenuto blu
come la mente illuminata,
ruscelli in concerto
e libellule rosse,
farfalle turchesi planano
sul mare di Napoli,
trasformandosi
d'incanto
in colorate vele...
 

* * *



(all’amico Massimo Troisi)