Poesia alla memoria
dei crimini sul Carso
Le foibe di Trieste
di Manlio Visintini – 2011
...Graffi sulle rocce
ai bordi delle foibe,
forse dita alla ricerca
d’un appiglio
per non volare
nel freddo buio.
Urla, nomi e forse
sussurri dal cuore
tingevano di sangue
l’aria azzurra...
Spari nel celeste
spaventavan i passeri
sentinelle sui rami,
vermiglio sommàcco
impallidiva alla Luna,
case vuote,
scrostate,
carretti farciti di cose
verso il nulla,
l’Istria sciolta
come ghiaccio nel bicchiere,
ricordi coperti di brina
luccicano al Sole
come diamanti,
e ancora vaghe urla
salgono dal nero di seppia,
macerandosi e trovando pace
tra le bianche macchie dei caprioli,
tra le loro ciglia,
in questo nostro Carso
dove il vecchio dolore
...è nuova vita.
"Rosso sommàcco d'Autunno" |
...forse, il rosso è dipinto da Dio
a ricordarci il sangue dei nostri morti.
(Omaggio all'amico grande GIOVANNI SAURO – SISTIANA/CAPODISTRIA)
Capobarca VERGERIO, 1976
Nipote di NAZARIO SAURO, da CAPODISTRIA.