giovedì 14 marzo 2013

I Marines e il Kerala - Lettera a Giorgio Napolitano



Che dire...


VERGOGNA!!!







* * *



...Che dire!

VIGLIACCHI.





Non mi vengono in mente migliori complimenti 
per i due Marines italiani del Battaglione San Marco 
che hanno ucciso due pescatori dell’India nel Kerala,   
lasciando nella disperazione due orfani e due vedove.

Con la scusa delle elezioni italiane, hanno avuto il permesso 
del Governo di New Dehli di partire per l’Italia ma... 
ora la vergognosa beffa del non ritorno.

Due militari senza coscienza, che si qualificano da soli all’opinione pubblica mondiale.

Ho già scritto a suo tempo che, quando si spara, 
si deve sapere A CHI si spara.
SE TU SBAGLI, NON CI SONO SCUSE, A MENO CHE TU SEI IDIOTA.
MA AGLI IDIOTI NON SI DANNO ARMI.

Se tu spari a vanvera e uccidi persone innocenti, 
è GIUSTO CHE VAI IN GALERA.
Oppure, condannato a  morte sicura.
NON PUOI LAVARTENE LE MANI COME PONZIO PILATO,
E DIRE... "ME NE FREGO".

Caro Napolitano, NON SIAMO IN GUERRA, QUINDI NESSUNA
NEFANDEZZA E' SCUSABILE.

Mi rattrista che i militari del Battaglione San Marco 
dimostrino così sfacciatamente
di non avere NESSUNA DIGNITA’ nè militare, né UMANA!!!!!!

E io personalmente, MI VERGOGNO ad avere un  Presidente 
della Repubblica che difende i suoi cittadini che hanno commesso un CRIMINE, anche se militari.

Due orfani e due vedove che si ritrovano nella miseria 
per una grave colpa di due militari pressapochisti.

Se Napolitano si crede  DEGNO di rappresentare l’Italia, obblighi
i Marines a ritornare in India come da accordi presi.

Ribadisco che, a causa di questa squallida situazione, 
mi VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO.

E sono vicino con il cuore 
a tutta l’India e al Kerala.


MANLIO VISINTINI

TRIESTE, 14 Marzo 2013

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