"Croatian jewish dancers" |
Trieste, 2006
Fiaba ebraica
di Manlio Visintini - 2008
Fiocchi rosa
di morbida neve
quasi manna,
scendevano copiosi
sulle rive del Giordano.
...Lontano, fuochi arancione
ardevano come nuove stelle
...rubate dai pastori
nei loro bassi cieli
quasi trapunte blu
a coprire sogni e respiri
del popolo di Abramo...
E mille comete scesero
su quel pavimento di zaffiro
di quella sinagoga senza tetto,
dove il Baal Shem Tov rideva
e parlava agli ultimi astri,
attorno al Trono.
Dietro una finestra,
coniglio di madreperla
con la sciarpa di fili d'oro,
...ammirava stupito
l'aprirsi d'una rosa,
mentre il temporale
schiaffeggiava il mare di Haifa,
e lontani shofar cantavano
le nenie degli agnelli,
forse ubriachi d'erba sacra
rinata dopo profumata pioggia
nel Getsemani...
E forse Ester,
Sèfora e Rachele
si divertono ancora
coi giocattoli fatti d'incenso,
muschio e nuova Luce.
Quella di Elohim,
che abbaglia il Sole.
* * *
(Omaggio a "Meto" Levi, Trieste)
Nessun commento:
Posta un commento