domenica 2 giugno 2013

QUADERNI TRIESTINI - Ad ANNA GRUBER BENCO




Contemplando il Parco della Rimembranza


Scorci dell'Anima

ROSA SOLITARIA - Parco Rimembranza, Trieste

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Quaderni triestini
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di Manlio Visintini  -  2013





...Sguardi persi nel verde,
fiori improvvisi
e profumi celesti.
Gatto alla deriva
medita sulla pietra consumata,
ubriaca
di ricordi insanguinati
d’antiche guerre insulse.
Vecchio lacero, tumefatto
...quasi in metàstasi
s’aggira nel Parco,
sembra cercare l’uscita
da quel labirinto smeraldo...
Rondini celesti cantano lassù,
e nuovo Sole danza solitario
assieme ad altre lucenti,
lontane stelle.
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Alla mia Maestra di Teatro  ANNA GRUBER BENCO
ROMA CINECITTA’ – TRIESTE 1968

sabato 1 giugno 2013

INDIA - To OSHO BAGHWAN RAJNEESH



...The Heaven on Earth!



INDIA - Digital Painting 2012

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INDIA
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by Manlio Visintini – 2012




Green rain and blue,
as diamonds extra fancy
singing a golden song
from Moon painted,
my Great Mind looks
far stars in the Universe,
where the shining black
is a great carpet
...with the suit
of Creation.
A bamboo flute
is drawing his story
in the air,
baby blue turban
says his prayer,
my Meditation becomes
in the space
...a great,
sweet hug.
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 Homage to my old Master OSHO BAGHWAN RAJNEESH – Pune, Maharastra  -  INDIA

Neve a Trieste - Poesia



Bianchi versi raccontano la città!




Neve a Piazza Sant'Antonio

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Neve a Trieste
di Manlio Visintini - 2011



Rive bianche,
moli di zucchero filato...
Cielo grigioperla
s’infila dietro i colli,
sul mare si bagna
la Bora scura.
Sciarpe al vento,
pipa e sigarette bruciano
dietro vetrine opache,
lasciando intravedere quasi
...sfocati sorrisi
e abbracci d’amore,
così accesi,
colorati...

VALNERINA - Poesia di un verde Pianeta



Versi nella Pace della libertà!




Castelluccio di Norcia
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V a l n e r i n a
di Manlio Visintini  -  1990




Immensità devastante,
silenzi assordanti
vestono bianche pecore
sparse sui colli,
sembrano bianchi confetti
che ricordano
il buonsenso degli insiemi,
di amore e lenzuola...
Caminetti accesi,
aromi di ginepro
e faville che s'alzano,
calice di vino nero
completamente ubriaco,
e queste donne umbre
belle più del tramonto,
più calde d'un fior
che s'apre agli occhi del Sole...
più brillanti
della rugiada...
E questi fiocchi di neve
che scendono da Castelluccio,
dentro ognuno vedi dipinto
il sorriso dei lupi,
e qualche vago pastore
piegato sul bastone...
E le campane argentine,
i rintocchi rapidi
come stoccate al cuore,
a ricordarti d'esser vivo...
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