venerdì 6 luglio 2012

Poesia dedicata a Monteleone di Spoleto

La poetica della Valnerina!


Monteleone, scorcio

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Monteleone romantica
di Manlio Visintini  -  2008







L'infinito dipinto nell'aria,
non so il suo inizio
e se la fine
del suo perdersi
va oltre le colline laggiù...
o se c'è il Signore
che gli dice
..."fèrmati!"...
La vita scorre
come un ruscello
tra uno sciame di voci
che sgorgano dalle botteghe,
dagli sguardi penetranti
che ti accompagnano bonari
dalle panchine sulla strada...
Una campana
accompagna il volo
di passeri e piccioni,
mentre la voce stridula
di un arrotino di passaggio
arringa la gente
nemmeno fosse Brancaleone...
E mi perdo
in quel verde lontano,
nel profumo dei fiori,
di quell'atmosfera d'amore
così nuda,
così,
senza briglie...

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domenica 1 luglio 2012

Agli amici ALDA MERINI e RINO CERMINARA


LIRICA DEL SENTIMENTO PROFONDO




Consapevolezza Cosmica



Amore,
...sei così lontana,
oltre quel blu tramonto
dove il celeste cielo
sposa il mare...
E mi invaghisco di verde onda
che leggiadra e sfacciata mi sfugge,
mentre ammiro estasiato
quelle lontane,
vaghe stelle dell'Orsa
che innaffiano il mio cuore
...ubriaco di nuove stelle.
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by Sannyasi Vivek (Manlio)

Omaggio agli amici ALDA MERINI e RINO CERMINARA - Milano/Roma

Trieste impressionista
Pacem in Terris
 
 Manlio Visintini

Templar Knight of Jerusalem


Always inside the heart
of YHVH

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Trieste ! Trieste! Trieste!

Omaggio a Manfredi Zacchigna


Ai bei tempi del 1968, a Trieste, alla vita.


Estate sul Molo Audace - Trieste

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Trieste! Trieste! Trieste!
by Manlio Visintini 2010




Odori de tiglio
vien zo de Opicina,
rodolandose su la Costiera...
incanfarando l'anima
a quei che fa liston
vizin al mar,
quando un do refoli
de  Bora scura
studa un feral solitario
a Miramar.
Cocal spava
sora cordami al Cedas,
do gati spelai
ghe ciacola a la Luna,
cussì che i oci
me se slavaza,
diventando tut’un
...con l'Adriatico.


* * *

(All’indimenticabile e indimenticato Amico Manfredi Zacchigna)

“...Manfredi carissimo, quei oci te brila ‘ncora sùso,
che par Andromeda o Vega...


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sabato 30 giugno 2012

Valnerina - Cantico del sempreverde

Omaggio all'Umbria



Valnerina

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V a l n e r i n a
di Manlio Visintini  -  1990




Immensità devastante,
silenzi assordanti
vestono bianche pecore
sparse sui colli,
sembrano bianchi confetti
che ricordano
il buonsenso degli insiemi,
di amore e lenzuola...
Caminetti accesi,
aromi di ginepro
e faville che s'alzano,
calice di vino nero
completamente ubriaco,
e queste donne umbre
belle più del tramonto,
più calde d'un fior
che s'apre agli occhi del Sole...
più brillanti
della rugiada...
E questi fiocchi di neve
che scendono da Castelluccio,
dentro ognuno vedi dipinto
il sorriso dei lupi,
e qualche vago pastore
piegato sul bastone...
E le campane argentine,
i rintocchi rapidi
come stoccate al cuore,
a ricordarti d'esser vivo...

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a Licia e Maria Millefiorini,  Silvana Bucchi in Marchetti,  Laura Linonte e Paolo Lanzi,
Maria e Giorgio Coccia con sora Nina e Benedetto Coccia orefice, Michelina Bucchi,
Paola e Mario Ciani,  Massimo, Corrado, Orietta e Elena Ciani, zia Enerina Lanzi,
zio Nestore Lanzi, Alberto Recchi, Gabriella “de Bichìccu” Renato il Barbiere, Michela Pintus,
Leonato Coccia detto Menne, Lidia Tonti, Don Antonio Brugnoli, il Vescovo Scola,
Maresciallo Lopa, Maestro Caramitti, Antonio de Francimè, Franco e Manlio Rotondi,
Rosa Cappelli, Lorenzo e Luigina Salvatori, Amedeo Morelli il Poeta, Emilio Iacozzilli,
Annamaria Viola, Liviano Proia, Liviano De Filippo, Benito, Ru Moro, Elvira de Pilliccìttu,
zii Peppe e Noemi Scaramucci, cugino Leandro Scaramucci, Velia la Postina, Lucia Pintus,
Eriberto Pintus falegname, Il Sindaco Bianconi, Sergio Bianconi, Maria Teresa Antonioni,
Gildo Antonioni, Luciana Gianni e Cucchina Lanzi con Lisetta e Mario, Paolo e Vittorio Battilocchi.

NORCIA 1960 - 1970

venerdì 29 giugno 2012

Foligno pischella, dedicata a zio Nestore Lanzi

Versi che decantano scorci del 1962


Parco dei Canapè - Foligno

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  Foligno pischella
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di Manlio Visintini - 1990




...Perchè sei giocosa,
dal fresco sorriso
come i prati
 dopo il temporale,
perchè è...
come se tu
crei tutto da sola
quasi una copia
dell'esistenza nata pura
dall'autodeterminazione!
Il Topino scorre sereno,
così quieto grigioperla
che sembra dipinto
...tra vento e campagna.
Fitta al cuore
a ricordar
zio Nestore,
quando ragazzino
mi portava ai Canapè,
forziere d'infinita frescura
dove non capivo se l'azzurro
colava fra i rami
o se i mille verdi
volevan dipingere il cielo!...
Quanta libertà
si respirava,
...e dolci visi attorno!
Quella rugiada di luce
a damascar le labbra
non vedo più,
ormai oltre le stelle,
oltre i cieli conosciuti...
dove i colori evaporano
...e regna Dio.

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 (a zio Nestore Lanzi,  Foligno)