ESSERE UMBRIA

Sinfonia di versi tinti di verde


Concerto di stelle e Meditazione!

"Fiori a Castelluccio di Norcia"

* * *

Essere Umbria

di Manlio Visintini - 2008

Quell'infinito verde

dove si perdon gli occhi

in quell'aria dipinta

e fresca,

quelle acque celesti

e semplici

che bagnano la terra,

e il canto dei boschi

al quieto vespero

..risveglia la preghiera

e un ringraziamento,

...oltre le nubi.

E s'accendono le luci

nelle case sparse

sui lontani declivi,

e temporale viene

d'un tratto,

assieme a polìcromi tuoni...

Umbria,

un altro Pianeta,

sceso sulla Terra.

Ω

(al poeta Sandro Penna  -  Perugia)  

"ORIENTE" - HERBERT ABRAMO PAGANI

The ordinary mind is a...jail!

WE are free!!!

* * *

O r i e n t e

di Manlio Visintini (1968)

Il pianeta  è una sfera,

est-ovest non esiste.

E' uno scherzo della mente,

una convinzione sbagliata.

Anche le religioni

non esistono nel Reale,

sono allegorie

create dall'uomo,

perchè teme

e trema,

al pensiero

di esser SOLO,

...dentro.

Se tu sei il TESTIMONE

che guarda

attraverso gli occhi,

sei già

frammento di Dio.

Essendo parte Sua

sei puro Spirito

prigioniero del corpo,

in attesa

della Celeste Luce.

Ω

(all'amico Herbert Abramo Pagani)

Radio Montecarlo - 1968

UMBRIA - Valnerina - NORCIA

Sinfonie letterarie della Valnerina


Norcia! Norcia! Norcia!

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Norcia al chiaro di Luna

di Manlio Visintini - 2009

...In quel notturno d'Inverno,

come non accorgersi di Benedetto

parlar sommessamente

a quella luminosa sfera,

giocare con la sua luce

che accarezza campi e case,

in quei vasti silenzi blu

pregni di vaghi profumi

di rose e fieno...

Dove lassù, tra galassie e qasars,

sfrecciano Comete d'oro

disegnando sacre storie

danzanti come cigni

...sulla Scala di Giacobbe.

E intanto il fiume Sordo

continua la sua musica

in quel nero profondo,

ubriaco di lucciole

..e amori d'Umbria.

Ω

(agli amici Gildo Antonioni e Sergio Bianconi)

MISTICA DEL PENSIERO

In memoria di Esther Cerasari

* * *

Mistica del pensiero

di Manlio Visintini  -  1999

...Non sapevo,

madre,

mi avresti lasciato

il mattino presto,

nei colori del Creato.

Il Paradiso si abbassava

sulla tua fronte...

intuivo vaghi bagliori

scendere luminosi,

così vicini...

La carezza

della tua guancia

sulla mia mano

appoggiata sul candido cuscino,

m'è rimasta impressa

come un'orma.

E quando prego Dio

che ti aiuti

nel volo libero,

celeste farfalla

sciama improvvisa

nascendo nell'aria

che sa di glicine,

...accarezzando con le ali

le mie mani tese

verso le Costellazioni,

sentinelle sempreverdi

della Scala di Giacobbe.

Ω

(In memoria di mia madre Esther Cerasari,  NORCIA)