mercoledì 15 settembre 2010

Un Triestino illustre.





Un grande pittore: Alberto Visintini.
Allievo di Marcello Dudovich.

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A 27 anni dalla scomparsa, desidero ricordare ai lettori ma anche ai Triestini miei concittadini, chi era mio padre Alberto Visintini.
Un semplice omaggio a un Artista, pittore e grafico, che ha sempre evitato di far carriera in Arte entrando nelle grazie dei politici, evitando di elargire tangenti agli addetti ai lavori che rubano sulla pelle dei creativi. Classe 1904, nato a Trieste da padre triestino ma dagli avi friulani, e di madre slovena. Suo nonno Pio Visintini fu dal 1895 al 1920 Sindaco di Brazzano di Cormòns (città natale) e Cormòns, ed ebbe anche incarichi diplomatici sul territorio di Gorizia da parte dell'Imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Mio padre negli anni Quaranta partecipò come designer alla ricostruzione dell'allora italianissimo Bretto (oggi Log pod Mangartom, Slovenja) posto nell'alta valle dell'Isonzo e Plezzo (oggi Bovec, Slovenja). Sempre in quegl'anni lavorò come ragioniere in Prefettura a Trieste assieme a mia madre Ester Cerasari (umbra di Norcia) per diventare poi Consigliere personale del       Dr. Carlo Perusino, gerarca fascista e Federale di Trieste. Nel 1948 la sua definitiva sistemazione all'Università degli Studi, dove fu in seguito nominato contabile e Direttore della biblioteca e dell'Ufficio Statistica, su proposta del Dr. Battisti. Fu per molti anni collaboratore di Marcello Dudovich a Trieste e Milano, del quale fu anche allievo. Ma ebbe grandi Maestri e amici del calibro di Cesare Sofianopulo, Piero Lucano, Renato Brill, Guglielmo Stracca, Giorgio Morandi, Renato Guttuso, Zoran Music, Filippo de Pisis. 
Negli anni Sessanta il Presidente Giuseppe Saragat lo insignì dell'Onorificenza di Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica, su proposta del magnifico Rettore Agostino Origone.
Origone medesimo gli commissionò la cartellonistica pubblicitaria per i "Ludi Universitari" e per altre esigenze di marketing. Nel 1970 ricevette il titolo di Senatore dall'Accademia
"Guglielmo Marconi" di Roma, conferitogli direttamente dal Rettore S.E. Mons. Sfair, Primate del Libano e Nisibi. L'illustre Triestino fu Rosa+Croce e profondo conoscitore della Qabbalah ebraica, ed ermetico alchimista. Dal 1970 al 1980 su invito personale del Maestro Gian Carlo Menotti, espose suoi dipinti ai vari "Festivals dei Due Mondi" a Spoleto, alla Galleria "Babuino" di Roma, alla Galleria "Galassia" di Spoleto, all'Artexpò di Lugano e Zurigo.
Alberto Visintini passò a miglior vita nel 1983, ma sento che lo rivedrò lassù, tra un ostensorio diamantino fatto di galassie e scialli di ardenti stelle.
   ...Perchè anch'esse, pur senza fiammifero, sanno accendere il Creato.

Acc.co MANLIO VISINTINI
Accademia GENTIUM "PRO PACE" - ROMA
Lettere & Arti.

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Le parole
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di Manlio Visintini - 2007


Quelle scritte
non parlano,
non v'è suono...
Eppure,
quando le orchestre
tacciono,
dentro l'uomo
c'è sempre musica,
perchè bagnata
dal cuore,
burrascoso torrente
...liquore dell'anima.
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(a mio padre Alberto)